Progetto

Il progetto ‘nDonnamo? affronta il tema della visibilità e ruolo delle donne del nostro Paese attraverso percorsi urbani interattivi. Ciascun percorso è tematico e immersivo, permettendo al pubblico di celebrare le figure femminili e acquisire consapevolezza su tematiche sociali. 

Vieni a scoprire con noi le donne che sono state protagoniste della storia e della cultura a cui non è (ancora) stata intitolata una via, un parco o una piazza a Roma!

 

La storia della cultura scientifica è stata profondamente influenzata nei secoli da tantissime donne provenienti da tutto il mondo che si sono distinte nei rispettivi campi di studio. Tra le scienziate italiane, si annovera, ad esempio, la prima donna a laurearsi in matematica all’Università di Pisa, l’inventrice della tecnica radiografica antenata della TAC e la fisica della luce che fermò i nazisti. All’interno del percorso trovano spazio anche tre storie di scienziate internazionali: la prima donna a ottenere una cattedra universitaria nel Nord Europa, la virologa che ha contribuito alla scoperta del vaccino contro la polio e la pioniera nella scienza aerospaziale e nell’informatica alla NASA.

Il percorso Donne nel mondo della Scienza permetterà di conoscere e celebrare le figure femminili che hanno cambiato la cultura scientifica nei secoli. Lo faremo con un obiettivo: contribuire a colmare il divario di genere nell’ambito delle materie STEM (acronimo inglese per Science, Technology, Engineering and Mathematics) che, ancora oggi, è estremamente ampio. In passato, la ridotta presenza di iscritte alle facoltà universitarie scientifiche è derivata in larga parte dalla difficoltà a riconoscere le potenzialità femminili e dal diffuso pregiudizio che le materie scientifiche non siano “alla portata” delle donne. Si tratta di stereotipi che ancora oggi contribuiscono a creare barriere alle giovani studentesse influenzando negativamente i loro percorsi di crescita culturale e le loro opportunità economiche e sociali.

Tra le ragazze laureate in materie STEM infatti, seppur con votazioni più alte rispetto ai colleghi, il tasso di occupazione a un anno dalla fine degli studi è inferiore (l’89% contro il 92% dei maschi), mentre dopo 5 anni la forbice si allarga ulteriormente (l’84% contro il 91%).

Eppure la scienza è sempre stata un lavoro per donne! 

Vieni a scoprirlo con noi.

INIZIAMO!